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La ceramica: cos’è, origini, caratteristiche e quale sarà la sua evoluzione

La storia della ceramica e la sua evoluzione.

Se la ceramica accompagna la storia dell’umanità fin dalla Preistoria, c’è sicuramente un motivo. Materiale duttile e maneggevole, rappresenta sia la materia prima per creare innumerevoli oggetti di varia utilità, sia una forma di espressione artistica. Sebbene la parola ceramica derivi dal greco keramos, la sua invenzione risale a tempi ancor più antichi. Tanto tempo fa, forse casualmente, gli uomini notarono che terreno ben compatto, se scaldato dal fuoco, si solidificava. Da quel momento, l’uomo si è ingegnato e ha iniziato a modellare le argille, sperimentando tecniche sempre più evolute per ottenere risultati migliori. Aspetto molto curioso, la ceramica è stata scoperta due volte: in Mesopotamia, nel Vicino Oriente, e in Cina e nonostante questi territori siano distanti sia geograficamente che culturalmente, la destinazione dei prodotti finiti era pressoché identica: recipienti per contenere acqua e cibi costruiti con un’ottica di funzionalità. Da questi luoghi d’origine si è poi diffusa in tutto il mondo. 

I primi manufatti in ceramica compaiono nel Neolitico e si compongono in prevalenza di strumenti utilizzati per cucinare. Con l’avvento della civiltà egiziana e di quella cinese la ceramica iniziò ad essere lavorata per realizzare oggetti decorativi.

Dalla modellazione a mano dell’argilla si è passati successivamente alla realizzazione di lastre e piastrelle, grazie all’introduzione del tornio, uno dei primi strumenti che consentiva una lavorazione più precisa. Nel mondo orientale si diffusero così manufatti articolati, grazie anche a dei cilindri in calcite che  consentivano di decorare le lastre con motivi ripetuti. 

Un’ulteriore innovazione fu la smaltatura, ovvero la decorazione con “vernici vetrose”  del supporto in argilla. I primi smalti vennero applicati attorno al III e II millennio avanti Cristo e sempre in Oriente, e in particolare in Egitto. La smaltatura permise di trasformare le lastre di ceramica in veri elementi d’arredo che venivano collocati nelle pareti di abitazioni e apprezzati per la loro luminosità e per le colorazioni accese.

È grazie alla diffusione dell’Islam che la piastrella in ceramica da rivestimento arriva in Europa, passando per il nord Africa e raggiungendo la Spagna, durante il dominio moresco. Le piastrelle in maiolica conquistano poi il Sud Italia e risalgono tutta la penisola, trovando fortuna durante il Rinascimento. In particolar modo, la Toscana e l’Emilia Romagna furono la culla della produzione di maioliche da interni.

A partire dal ‘400, infatti, la ceramica divenne il materiale da rivestimento più utilizzato sui pavimenti e sulle pareti di chiese, palazzi ed uffici pubblici, i quali ancora oggi conservano le decorazioni smaltate che riprendono in parte lo stile arabo e in parte quello rinascimentale.

La storia della ceramica passa perciò dal nostro paese. I più grandi maestri  italiani come Donatello e i Della Robbia hanno appreso tecniche provenienti da luoghi lontani e hanno avuta la capacità di migliorarle, arricchirle e completarle con le loro conoscenze, raggiungendo un così alto grado di perfezione che nessun altro avrebbe mai potuto raggiungere. Ed è proprio grazie a loro che oggi le ceramiche made in Italy sono considerate prodotti estremamente pregiati e richiesti in tutto il mondo.

Cos’è la ceramica

La parola “ceramica”, dal greco “kéramos” che letteralmente si traduce con “arte di lavorare l’argilla”, ha un duplice significato. Da una parte indica un materiale inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale e rigido dopo la fase di cottura. Dall’altra, identifica il prodotto stesso ottenuto con la materia consolidata con i processi di cottura.

A seconda della qualità, della lavorazione e della smaltatura, vengono create diverse tipologie di prodotti ceramici:

Terracotta, a pasta porosa, di colore rosso naturale senza rivestimento

Faenza, a pasta porosa, colorata con rivestimento vetroso trasparente o opaco 

Gres, a pasta compatta vetrosa

Porcellana, a pasta compatta bianca vetrosa 

Terraglia, a pasta porosa bianca, rivestita da una vetrina

– Terracotta smaltata o maiolica, pasta colorata porosa con rivestimento vetroso opaco.

Refrattario, materiale poroso bianco o colorato, che sopporta elevate temperature senza subire modifiche sostanziali.

Prodotti ceramici avanzati. Sono molto puri, con composizioni particolari, resistenti al calore e all’usura chimica e con eccezionali proprietà elettriche. Vengono usati in tutti i settori industriali ed anche in campo medico.

Per una panoramica inerente al mondo ceramico e a tutti i suoi termini, consulta il glossario della ceramica Sicer.

Caratteristiche della ceramica

Caratteristiche chimico fisiche

  • Porosità
  • Colore (da rossastro a bianco)
  • Refrattarietà 
  • Capacità di produrre acqua durante l’essiccamento

Proprietà meccaniche

  • Durezza
  • Resistenza alla penetrazione
  • Resistenza all’abrasione

Proprietà tecnologiche

  • Plasticità
  • Lavorabilità
  • Proprietà antibatteriche
  • Proprietà antinquinanti 

Tipologie di ceramica oggi

La ceramica industriale, il trionfo della tecnologia

La ceramica industriale è definita “ceramica seriale” e viene realizzata, a differenza di quella artigianale, attraverso processi di lavorazione automatizzati.

La storia evidenzia come dal 1700 in poi la produzione cominci ad avere una “doppia natura” ovvero artigianale ed industriale. Le creazioni artigianali fatte a mano vengono portate avanti dai piccoli produttori o dalle botteghe, mentre le grandi aziende si concentrano sempre più sulle produzioni su larga scala.

Nonostante la standardizzazione della produzione, oggi le aziende ceramiche possono difendere l’unicità dei propri prodotti grazie ai colorifici ceramici. Questi ultimi ricercano e sviluppano applicazioni materiche che permettono di arricchire e differenziare le superfici finali per avere rivestimenti e pavimenti sempre unici ed esclusivi. Ad oggi vengono definiti partner perché portatori di innovazione e know-how tecnologico costanti a supporto della produzione e creazione di prodotti unici e sostanzialmente perfetti. 

NOVITÀ TECNOLOGICHE DELLA CERAMICA INDUSTRIALE

Se la ceramica artigianale, difficile da riprodurre, può vantare caratteristiche uniche, la ceramica industriale ha dalla propria parte la possibilità di possedere caratteristiche tecnologiche vincenti. Parliamo delle proprietà antinquinamento e antibatteriche. La salute umana e dell’ambiente, nell’ambito ceramico, sono ritenuti più che mai oggi due “temi caldi” ed estremamente importanti.

Attualmente le aziende ceramiche possono produrre prodotti finiti dal bassissimo impatto ambientale grazie alle soluzioni contro il problema delle emissioni nocive nell’ambiente proposte dai loro partner.

Anche Sicer che da oltre 25 anni opera nel settore dei rivestimenti ceramici sia industriali sia artistici, grazie alla serie brevettata .LE a base eco solvente, ha preso parte alla lotta contro l’inquinamento ambientale.

La serie .LE è composta da inchiostri e colla digitali. Questi prodotti lubrificati ed ecocompatibili presentano un assente componente odorigena e una riduzione delle emissioni nocive rispetto ai migliori eco-inchiostri presenti sul mercato, garantendo comunque ottime performance.

Se l’interesse dei produttori ceramici negli ultimi anni si stava indirizzando verso nuovi prodotti antibatterici e antivirali per le superfici finali, con la pandemia da Covid19 scoppiata nel 2020 il focus è più che mai incentrato su queste novità.

Anche Sicer ha in “cantiere” un prodotto antibatterico e antivirale dedicato alla salvaguardia della salute.

Oggi possiamo, quindi, parlare di “ceramica antibatterica”. 

Evoluzione della ceramica industriale, ritorno al futuro.

La ceramica industriale è stata definita tale dal momento in cui, come descritto, la produzione è diventata automatica, seriale e standardizzata.

Se, almeno all’inizio, questa era la tendenza, dopo la seconda metà del novecento le aziende ceramiche hanno deciso di puntare più che mai sulla personalizzazione e la differenziazione dei propri prodotti finiti, supportati da tutti i partner del settore, tra i quali i colorifici ceramici.

Possiamo ritenere che il desiderio delle imprese fosse quello di mantenere la propria produzione industriale cercando di tornare alle alle origini ovvero alle proprietà uniche e difficilmente riproducibili della ceramica artigianale.

In realtà i produttori ceramici hanno fatto di più: oltre alla creazione di prodotti finiti su misura e di difficile riproducibilità sono riusciti a fondere insieme artigianalità e tecnologia, un binomio perfetto.

Ad oggi un rivestimento o un pavimento in ceramica può essere unico ed esclusivo ed avere diverse caratteristiche tecnologiche, grazie alla ricerca chimica e scientifica, che un manufatto di ceramica artigianale non potrebbe avere. L’evoluzione della ceramica può essere vista, più che mai, come un vero e proprio ritorno al futuro!

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