Indice
- Introduzione
- Classificazione antiscivolo: cosa sapere
- R10 o R11: differenze tecniche a confronto
- Materiali sicuri per pavimentazione esterna
- Applicazioni ideali: quando usare R10, quando R11
- Pro e contro delle due soluzioni
- Manutenzione e durata nel tempo
- Conclusioni e consulenza tecnica
- FAQ
Introduzione
Nel mondo della pavimentazione esterna, la sicurezza è un requisito imprescindibile. Cadute e scivolamenti sono tra gli incidenti più comuni, anche in contesti professionali, motivo per cui la scelta del livello antiscivolo è un passo strategico in ogni progetto edilizio.

In ambito ceramico, la classificazione R10 o R11 rappresenta due delle soluzioni più diffuse e apprezzate per coniugare performance tecniche, resistenza all’usura e design architettonico.
L’esperienza pluridecennale di Sicer nel settore dei materiali ceramici ha portato allo sviluppo di superfici come la serie NEXT EXPERIENCE SURFACES, pensata per garantire sicurezza, estetica e facilità di manutenzione in un’unica soluzione.
Classificazione antiscivolo: cosa sapere
Per garantire pavimenti sicuri in ambienti esterni, è fondamentale comprendere il funzionamento della classificazione antiscivolo, che permette di valutare le superfici in base al loro grado di aderenza in condizioni normali e critiche, come in presenza di acqua o umidità.
La scala di riferimento più utilizzata in Europa è quella definita dalla norma EN 16165, che stabilisce un metodo di prova su rampa inclinata per determinare il coefficiente di attrito dinamico di una superficie. Il test prevede l’utilizzo di una rampa lubrificata e calzature standard, simulando una camminata in condizioni reali.
Questa classificazione si esprime con valori da R9 a R13:
- R9: bassa aderenza, adatta solo ad ambienti interni asciutti
- R10: aderenza media, per aree esterne coperte o semi-esposte
- R11: elevata aderenza, raccomandata per esterni esposti, come cortili, rampe o piscine
- R12–R13: superfici per ambienti industriali o soggetti a elevato rischio scivolamento
Un coefficiente di attrito più elevato corrisponde a una maggiore capacità della pavimentazione di contrastare lo scivolamento, contribuendo così alla sicurezza generale dello spazio.

In un settore come quello ceramico, dove la performance tecnica è una componente essenziale del prodotto, scegliere superfici con classificazione R corretta significa garantire sicurezza all’utente finale, rispettare normative edilizie e migliorare la fruibilità degli spazi.
Grazie al lavoro dei laboratori R&D di Sicer, oggi è possibile progettare superfici ceramiche antiscivolo che raggiungono ottimi valori di attrito senza compromettere il design. Le soluzioni della serie NEXT EXPERIENCE SURFACES, ad esempio, combinano texture materiche antiriflesso e tecnologie di granulometria calibrata per offrire superfici antiscivolo certificate da R9 fino a R12.
R10 o R11: differenze tecniche a confronto
Quando si sceglie un pavimento antiscivolo esterno, uno degli aspetti chiave da considerare è il livello di resistenza allo scivolamento, che si esprime attraverso le classi R. Le classificazioni R10 e R11 sono tra le più diffuse per ambienti residenziali e commerciali, e rispondono a esigenze differenti in termini di performance e sicurezza.
Le caratteristiche tecniche dei pavimenti R10 e R11 variano principalmente per:
- il grado di aderenza in presenza di acqua o umidità;
- la tipologia di superficie (più o meno strutturata);
- la resistenza all’usura e agli agenti esterni;
- l’integrazione estetica con lo stile architettonico dell’ambiente.
Ecco una tabella comparativa che evidenzia le principali differenze:
Caratteristica | R10 | R11 |
Resistenza allo scivolamento | Media (10°-19°) | Alta (19°-27°) |
Sicurezza in ambienti umidi | Buona | Ottima |
Texture della superficie | Leggermente strutturata | Più marcata e grip elevato |
Estetica | Versatile e simile a pavimenti indoor | Più materica, indicata per outdoor |
Facilità di pulizia | Alta | Buona, se superficie tecnologica |
Esempi d’uso | Logge, terrazze coperte | Scale, bordi piscina, cortili scoperti |
Scegliere tra le due opzioni non è solo una questione normativa, ma anche progettuale. Un pavimento antiscivolo esterno R10, ad esempio, può essere perfetto per aree protette da coperture, dove l’equilibrio tra estetica e sicurezza è prioritario. Al contrario, un pavimento R11 è indispensabile in contesti più esposti, dove è richiesto un coefficiente di attrito superiore.

Grazie alla ricerca condotta nei laboratori di sviluppo di Sicer, oggi è possibile ottenere superfici che coniugano le migliori caratteristiche tecniche dei pavimenti antiscivolo con finiture moderne e raffinate.
Le finiture Sicer garantiscono resistenza, sicurezza e design anche in condizioni critiche, con soluzioni testate e certificate per ogni esigenza progettuale.
Materiali sicuri per pavimentazione esterna
Nel panorama ceramico, diverse soluzioni offrono superfici con classificazione R10 o R11. Sicer propone finiture certificate, studiate in collaborazione con reparti R&D e testate secondo le principali normative antiscivolo.
Tra i materiali più performanti troviamo:
- Gres porcellanato antiscivolo
Versatile, resistente al gelo e agli urti, indicato sia per uso residenziale che commerciale. - Ceramica per esterni
Superficie smaltata con texture specifiche, ideale per terrazzi e aree coperte. - Pietra naturale lavorata
Estetica raffinata, ma richiede manutenzione frequente e trattamenti specifici.
Applicazioni ideali: quando usare R10, quando R11
Ogni progetto architettonico presenta condizioni ambientali e funzionali uniche.
Che si tratti di un cortile, di una terrazza coperta o di un bordo piscina, scegliere il pavimento antiscivolo esterno più adatto significa valutare attentamente l’interazione tra traffico pedonale, esposizione agli agenti atmosferici e normative di sicurezza.
Le classificazioni R10 e R11, pur sembrando simili, rispondono a scenari d’uso molto diversi.
È importante conoscere il contesto applicativo in cui ciascun livello dà il meglio di sé, anche per evitare soluzioni sovra o sottodimensionate rispetto alle reali necessità.
Di seguito, una panoramica dei casi d’uso tipici:
R10 – Consigliato per:
- Terrazze coperte e zone giorno con accesso all’esterno
- Porticati o pergolati con scarsa esposizione alla pioggia
- Ingressi esterni in contesti condominiali o residenziali
R11 – Indicato per:
- Cortili, vialetti e pavimentazioni completamente scoperte
- Scale esterne e rampe inclinate
- Piscine e bordi piscina, anche pubblici
- Spazi outdoor ad alto traffico o soggetti a ristagni d’acqua
Grazie all’expertise tecnica di Sicer, è possibile progettare pavimentazioni su misura per ogni area esterna, selezionando materiali in grado di rispondere con precisione alle esigenze di sicurezza, durabilità e valore estetico.
Pro e contro delle due soluzioni
La scelta tra un pavimento R10 o R11 non è mai assoluta.
Ogni livello presenta vantaggi e limiti che devono essere valutati nel contesto complessivo del progetto.
Le caratteristiche tecniche dei pavimenti ceramici antiscivolo influenzano infatti anche aspetti pratici come la manutenzione ordinaria, la compatibilità estetica con l’architettura circostante e la sensazione al calpestio.
In questa fase, il confronto tra le opzioni deve essere fatto in ottica funzionale, evitando semplificazioni.
Se R10 offre una maggiore continuità con le superfici indoor ed è più facile da pulire, R11 garantisce un’adesione superiore anche in condizioni critiche, come pioggia intensa o superfici in pendenza.
Vantaggi | Svantaggi | |
R10 | Estetica più simile ai pavimenti interni, manutenzione più semplice | Minor grip in condizioni bagnate |
R11 | Sicurezza superiore, ideale per ambienti esposti alle intemperie | Texture più evidente, può trattenere sporco se non tecnologica |
Le soluzioni sviluppate da Sicer — come la linea NEXT EXPERIENCE SURFACES — nascono proprio per ridurre questi compromessi: le superfici antiscivolo, pur strutturate, restano gradevoli al tatto e facilmente pulibili, grazie a una granulometria calibrata e controllata nei minimi dettagli.
Manutenzione e durata nel tempo
Un aspetto spesso trascurato è la manutenzione dei pavimenti sicuri.
Le superfici antiscivolo di qualità, come quelle sviluppate nei laboratori Sicer, sono pensate per durare nel tempo senza perdere aderenza.
Le superfici della gamma NEXT EXPERIENCE SURFACES resistono a agenti chimici, intemperie e usura, mantenendo perfetta pulibilità grazie alla struttura vetrificata e calibrata.
Conclusioni e consulenza tecnica
Nel settore ceramico, la distinzione tra pavimenti R10 e R11 non è solo una questione normativa, ma riflette le esigenze di un mercato finale sempre più attento alla sicurezza, alla regolamentazione e all’esperienza d’uso degli spazi esterni.
Le aziende produttrici di superfici ceramiche si trovano quindi a dover progettare collezioni versatili, capaci di rispondere a contesti applicativi molto diversi, dal bordo piscina privato alla pavimentazione urbana ad alta frequentazione.
In questo scenario, Sicer si propone come partner tecnologico per lo sviluppo di materiali avanzati, come la serie NEXT EXPERIENCE SURFACES, che offre finiture con classificazioni da R9 a R12, con elevate prestazioni antiscivolo, ottima pulibilità e libertà progettuale.
FAQ
Indica una resistenza media allo scivolamento, ideale per aree esterne parzialmente coperte.
È una classificazione che segnala alta resistenza allo scivolamento, adatta a contesti esterni completamente esposti.
Analizzando esposizione, traffico e normativa. Un esperto Sicer può aiutarti a valutare la soluzione ideale.
Dipende dalla tecnologia: quelle Sicer, come NEXT EXPERIENCE SURFACES, sono progettate per unire grip e facilità di pulizia.