La ceramica italiana chiude il 2023 in forte contrazione
L’industria italiana delle piastrelle ha chiuso il 2023 con una netta frenata nei volumi di produzione, vendite ed esportazioni. Una flessione dei fatturati preannunciata e fisiologica che ha segnato una brusca inversione rispetto al record registrato nel 2022. La produzione ha subito una riduzione di 90 milioni di metri quadrati; la domanda è diminuita in modo marcato su tutti i continenti, come evidenziato durante la conferenza stampa dello scorso 18 dicembre presso il quartier generale di Sassuolo, organizzata da Confindustria Ceramica.
Una spirale negativa, dunque, di cui fanno sintesi i dati del preconsuntivo del 2023 elaborato da Prometeia che indica un drastico calo nel settore delle piastrelle, con volumi di vendita intorno ai 362 milioni di metri quadrati (-19,3% rispetto al 2022), con esportazioni pari a 277 milioni di metri quadrati (-22,1%) e vendite sul mercato interno vicine a 85 milioni di metri quadrati (-8,7%). Questa contrazione ha interessato tutti i principali mercati mondiali, soprattutto l’Europa occidentale e il Nord America.
Il presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani, commenta: “La situazione attuale è riflessa chiaramente da quattro numeri: i tassi di interesse della BCE sono rimasti al livello record del 4,5%, influenzando al rialzo l’intera struttura dei tassi di interesse delle nostre imprese; le vendite di ceramica sono diminuite del 20%; la produzione ha subito una riduzione di 90 milioni di metri quadrati e abbiamo 6.000 dipendenti in cassa integrazione. Affrontiamo una crisi della domanda che coinvolge tutti i mercati, a cominciare dai principali paesi esteri del nostro export”. Savorani prosegue: “Per evitare un accumulo eccessivo di magazzino, molte aziende hanno sospeso straordinariamente la produzione durante l’anno e anche ora, con una fermata abbastanza generale fino alla metà di gennaio 2024 e il rischio di protrarsi nelle settimane successive”. In questo contesto, alcune aziende hanno avviato investimenti per la riqualificazione delle linee produttive, oltre alla manutenzione ordinaria degli impianti.
La ceramica vive di cicli di alti e bassi che le imprese hanno imparato a conoscere e ad affrontare, e il calo del 2023, anche se ovviamente non auspicabile, era in un certo senso atteso. Ma vediamo ora i numeri da record che hanno caratterizzato l’industria ceramica italiana nel 2022.
Crescita a doppia cifra per la ceramica in Italia nel 2022
Nonostante l’industria italiana delle piastrelle di ceramica abbia dovuto fronteggiare forti rialzi dei costi, il 2022 ha portato una sostanziale conferma dei volumi di produzione, vendite ed esportazioni registrati nel 2021. Secondo il preconsuntivo elaborato da Prometeia e presentato da Confindustria Ceramica, le vendite totali si sono attestate intorno ai 458 milioni di metri quadrati (+0,7% rispetto al 2021 e +13% sul 2019); di questi, 364 milioni di metri quadrati sono stati esportati (+0,2%), mentre oltre 93 milioni di metri quadrati sono stati venduti sul mercato domestico (+2,6%).
Il mercato italiano ha assorbito il 20% del totale, mentre il 48% è stato destinato ai mercati dell’Unione Europea e il 32% a quelli extra-UE. Le vendite sono cresciute nell’area del Golfo e nel Far East, rimanendo stabili in Europa Occidentale, Balcani e America Latina, mentre i mercati dell’Europa orientale e della NAFTA hanno registrato una flessione.
Il generale aumento dei prezzi per compensare l’incremento dei costi di produzione ha portato a un aumento del 16,4% dei ricavi totali, che sono passati da €6,2 miliardi nel 2021 a circa €7,2 miliardi nel 2022, con export da 6 miliardi e mercato interno da 1,2 miliardi di euro.
Il 2023 di Sicer
Nonostante le sfide incontrate nel corso del 2023, il Gruppo Sicer è riuscito a mantenere risultati positivi, dimostrando la sua resilienza e capacità di adattamento. Questo successo è stato in parte dovuto alla costante crescita di alcuni mercati, con l’India in prima linea. È proprio in questo contesto che il colorificio ceramico di Ubersetto ha inaugurato una nuova sede nel territorio indiano, un segnale tangibile del suo impegno e della fiducia nel potenziale di questo mercato.
Nel 2023 il Gruppo Sicer ha compiuto altri significativi passi avanti verso la sostenibilità, l’innovazione e la sicurezza degli ambienti. Il rinnovo della certificazione bronzo ESG ha sottolineato l’attenzione dell’azienda verso pratiche aziendali etiche e responsabili. Inoltre, Sicer ha continuato a investire nel rinnovare le proprie tecnologie e ad aggiornare il personale tecnico attraverso corsi di formazione, garantendo così un’eccellenza costante volta a soddisfare le esigenze del mercato della piastrella in continua evoluzione. Tra i prodotti, al Cersaie 2023 Sicer ha presentato SILKY ROCK SURFACE, un’innovativa finitura antiscivolo con cui realizzare pavimentazioni sicure ma anche di grande impatto estetico.
La certificazione bronzo ESG rinnovata da ECOVADIS a Sicer
EcoVadis® rappresenta una delle principali piattaforme globali per la valutazione della sostenibilità aziendale. Attraverso l’assegnazione di un punteggio, offre alle aziende una visibilità significativa di fronte a una vasta gamma di potenziali clienti sempre più interessati alla sostenibilità delle proprie catene di approvvigionamento.
Il suo modello di valutazione, basato su standard riconosciuti a livello mondiale come il Global Reporting Initiative (GRI), il Patto Mondiale delle Nazioni Unite (UNGC), e la ISO 26000, è gestito da un comitato scientifico internazionale. Esso si articola attorno a quattro macro-ambiti: ambiente, pratiche lavorative e diritti umani, etica e approvvigionamento sostenibile. Attraverso un dettagliato questionario, EcoVadis valuta le performance dei fornitori in ciascuno di questi ambiti, fornendo un quadro completo delle loro pratiche aziendali legate alla sostenibilità.
Il rinnovo della certificazione ESG, con risultato BRONZO, anche per il 2023, conferma il continuo impegno di Sicer nel migliorare le proprie performance in ambito sostenibile e sociale. Questo riconoscimento non solo aumenta la reputazione aziendale, ma dimostra anche agli stakeholder, ai clienti e ai partner che Sicer è un’azienda impegnata a fare la propria parte per affrontare le sfide globali legate alla sostenibilità.
Tecnologie all’avanguardia nei laboratori del colorificio ceramico di Ubersetto
Gli strumenti all’avanguardia utilizzati da Sicer per l’analisi delle materie prime rappresentano un pilastro fondamentale della sua strategia aziendale, consentendo un approccio basato sulla precisione, l’innovazione e la qualità nei processi produttivi delle industrie ceramiche.
Il Pendulum, il Reometro Thermo Haake, il Mastersizer 3000, il Microscopio Elettronico, il Dilatometro Ottico, il Diffrattometro, il Turbiscan Tower sono alcuni degli strumenti utilizzati dai laboratori di Sicer per poter studiare in maniera scrupolosa le materie e sviluppare quelli che saranno i prodotti del futuro.
Formazione continua dello staff tecnico di Sicer
La formazione continua dei tecnici di laboratorio è essenziale per mantenere un vantaggio competitivo e per rimanere all’avanguardia nell’industria ceramica. Presso Sicer, questo concetto è profondamente radicato nella cultura aziendale, e si riflette nei programmi di formazione su misura offerti al personale tecnico.
I tecnici di laboratorio di Sicer rappresentano la linfa vitale della nostra ricerca e sviluppo. Attraverso corsi specializzati, seminari e workshop, vengono costantemente aggiornati sulle ultime tecnologie, metodologie di analisi e normative del settore. Questo investimento nella crescita professionale non solo arricchisce le loro competenze individuali, ma si traduce anche in un’innovazione continua e in una maggiore efficienza nei processi di produzione.
La formazione continua non è solo un investimento nel personale, ma anche un impegno verso i nostri clienti e partner. La costante ricerca della perfezione e dell’eccellenza tecnica consente a Sicer di offrire prodotti innovativi e soluzioni su misura che soddisfano le esigenze più esigenti del mercato.