Indice
- Cos’è una Certificazione ESG e perché conta nel settore ceramico
- Come ottenere la Certificazione ESG: iter e competenze richieste
- Standard e organismi di certificazione ESG: quali scegliere
- Benefici concreti delle Certificazioni ESG per laboratori e imprese ceramiche
- Sfide attuali nelle Certificazioni ESG e prospettive future per la ceramica
- Conclusioni
- FAQ
La crescente pressione normativa e le aspettative dei mercati stanno spingendo il settore ceramico ad adottare pratiche sempre più sostenibili.
Le certificazioni ESG rappresentano oggi una chiave di accesso non solo per il rispetto degli standard internazionali, ma anche per differenziarsi e acquisire credibilità agli occhi di clienti e investitori.
Per produttori di ceramica e tecnici di laboratorio, comprendere il valore delle Certificazioni ESG vuol dire migliorare i processi interni, accedere a finanziamenti e rafforzare la propria posizione commerciale.
L’attenzione ai temi ambientali, sociali e di governance diventa così un fattore strategico per competere sui mercati globali e rispondere alle nuove esigenze normative.
Chi ottiene una certificazione mostra trasparenza e impegno concreto verso la sostenibilità, elementi fondamentali per la reputazione aziendale.Per un approfondimento sulle esperienze e sui vantaggi concreti nel settore, si consiglia di esplorare l’approccio di Sicer nella gestione di sostenibilità e certificazioni, un esempio pratico di come la conformità ESG possa trasformarsi in opportunità reale.
Cos’è una Certificazione ESG e perché conta nel settore ceramico

Nel settore ceramico, le Certificazioni ESG rappresentano un segno tangibile dell’impegno verso pratiche aziendali responsabili, sostenibili e trasparenti. Non si tratta solo di attestare la qualità ambientale, sociale e di governance: questa certificazione racchiude in sé la capacità di un’azienda di rispondere alle richieste del mercato moderno, riducendo i rischi e generando valore.
Nel campo della ceramica, dove l’innovazione materiale e l’impatto produttivo sono centrali, una corretta integrazione degli standard ESG può essere decisiva sia per la competitività che per l’accesso a nuovi mercati.
Aziende come Sicer si distinguono per l’impegno concreto e documentato attraverso iniziative, report e certificazioni che integrano la sostenibilità nel modello di business, offrendo una panoramica concreta dei benefici reali derivanti dalla scelta ESG.
I tre pilastri: Environmental, Social e Governance
Le Certificazioni ESG poggiano su tre pilastri fondamentali, ciascuno con implicazioni dirette nella realtà di un’azienda ceramica:
- Environmental (Ambiente): la produzione ceramica consuma energia, acqua e materie prime. Le aziende certificate ESG adottano soluzioni per ridurre emissioni, ottimizzare i consumi e smaltire correttamente i rifiuti. Un esempio concreto? L’utilizzo di impianti di depurazione avanzati e sistemi di riciclo nelle linee produttive. Ottenere una valutazione positiva su questo pilastro consente di qualificarsi come partner affidabili per clienti che richiedono materiali a basso impatto ambientale.
- Social (Sociale): la responsabilità sociale passa attraverso attenzione alla sicurezza dei lavoratori, formazione continua e relazioni corrette con la comunità. Nel settore ceramico, significa investire in ambienti di lavoro sicuri, promuovere la diversità e offrire sviluppo professionale. Spesso si traducono in iniziative che valorizzano i territori produttivi e sostengono progetti sociali locali.
- Governance (Governance): un’azienda ceramica che punta alla trasparenza e a una gestione etica implementa regole chiare contro la corruzione, garantisce rapporti tracciabili con fornitori e stakeholder, assicura la conformità normativa. Strumenti come i Codici Etici e i sistemi di controllo interno rafforzano la governance e migliorano anche la reputazione aziendale.
Sicer, ad esempio, ha reso pubblici i propri obiettivi e risultati sul fronte ESG, testimoniando il percorso di miglioramento grazie a pratiche d’avanguardia. Puoi approfondire le iniziative e le certificazioni ambientali di Sicer nella pagina dedicata all’impegno ambientale di SICER.
Differenza tra Certificazione ESG, bilancio di sostenibilità e rendicontazione
Non tutti i documenti di sostenibilità hanno lo stesso significato o la stessa funzione. Può capitare di confondere la Certificazione ESG con il bilancio di sostenibilità o la rendicontazione, ma ci sono differenze nette da considerare:

- Certificazione ESG: è un attestato rilasciato da un ente terzo che verifica l’effettivo rispetto di standard ESG internazionali. Si basa su audit e valutazioni oggettive riguardanti i processi aziendali, e rappresenta una garanzia di affidabilità per clienti e investitori.
- Bilancio di sostenibilità: si tratta di un rapporto steso direttamente dall’azienda, dove vengono illustrati i risultati e le strategie adottate per migliorare l’impatto ambientale, sociale e di governance. Offre una narrazione trasparente e annuale delle proprie azioni, ma non ha valore certificativo autonomo.
- Rendicontazione di sostenibilità: è il processo di raccolta, analisi e distribuzione delle informazioni ESG a tutti gli stakeholder. Comprende sia il bilancio che altre forme di reportistica, rappresentando l’impegno continuo nell’informazione e nella trasparenza.
Questi strumenti sono complementari: la certificazione permette di distinguersi con una prova concreta, il bilancio racconta il percorso e la rendicontazione assicura chiarezza verso partner e clienti. Se vuoi vedere come una realtà del settore ceramico struttura e comunica il proprio percorso, consulta il primo Bilancio di Sostenibilità di Sicer.
Come ottenere la Certificazione ESG: iter e competenze richieste
Ottenere la Certificazione ESG nel settore ceramico non è solo questione di conformità, ma significa costruire fiducia e valore attraverso ogni fase del processo. Si parte dalla fotografia dettagliata delle performance attuali, si passa per l’adozione di soluzioni tecniche e organizzative, arrivando alla verifica esterna da parte di enti terzi. Ogni fase richiede competenze specifiche, figure dedicate e una solida sinergia tra laboratorio, produzione e gestione. Approfondiamo i passi fondamentali e le capacità chiave indispensabili in azienda.
Valutazione iniziale e gap analysis: spiega i criteri e le metodologie per analizzare le performance ESG attuali, con esempi operativi per il ceramico
Il punto di partenza verso le Certificazioni ESG è una valutazione interna dettagliata, chiamata spesso gap analysis. Si tratta di esaminare tutte le pratiche aziendali attuali mettendo a confronto i processi in essere con gli standard richiesti dagli enti certificatori. In laboratorio e lungo tutta la filiera, diventa fondamentale raccogliere dati affidabili e oggettivi su:
- Consumi energetici, uso di materie prime e produzione di rifiuti (ambiente)
- Sicurezza sul lavoro, formazione del personale e inclusione (sociale)
- Procedure di controllo, trasparenza gestionale e politiche etiche (governance)
Nel settore ceramico, ad esempio, significa misurare con precisione i flussi di scarico, monitorare le emissioni in atmosfera dai forni, documentare la tracciabilità delle materie prime e garantire procedure certificate per la gestione dei residui. Si creano così delle tabelle di confronto tra i requisiti normativi (come quelli ECOVADIS, GRI o ISO 14001) e lo stato reale dell’azienda.
Una checklist puntuale consente di individuare dove l’azienda soddisfa già gli standard e dove, invece, occorre intervenire. Queste informazioni rappresentano la base solida su cui definire gli obiettivi di miglioramento. Le figure chiave in questa prima fase sono il responsabile qualità, il tecnico di laboratorio e il sustainability manager.
Implementazione di soluzioni tecniche e digitali: evidenzia come strumenti tecnologici (ad esempio IoT o intelligenza artificiale) supportano la raccolta dati e il monitoraggio nelle aziende ceramiche. Consiglia la lettura di casi pratici su materiali ceramici innovativi.
Superata la fase della diagnosi, il passo successivo è trasformare i dati raccolti in azioni concrete e continuamente monitorabili. Qui entrano in gioco le competenze digitali e l’adozione di strumenti innovativi. Nel laboratorio ceramico moderno, l’internet delle cose (IoT) permette di installare sensori su macchinari e impianti per monitorare in tempo reale consumi di gas, energia elettrica, acqua e produzione di scarti. I sistemi centralizzati raccolgono automaticamente le misure e le aggregano in report che evidenziano trend e anomalie.
L’intelligenza artificiale viene utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, identificare correlazioni difficili da vedere ad occhio nudo e prevedere scenari futuri (ad esempio, impatto di una variazione della miscela o del ciclo termico sulle emissioni). Questo approccio riduce il rischio d’errore manuale, abbassa i costi di gestione e facilita la revisione periodica da parte di enti certificatori esterni.
Implementare questi strumenti richiede formazione e competenze aggiornate, soprattutto tra tecnici di laboratorio e responsabili IT. La gestione efficace del cambiamento, infine, presuppone un lavoro di squadra e la massima trasparenza nei flussi informativi: tutti devono sapere come e perché i dati vengono raccolti e utilizzati.

Vuoi scoprire esempi concreti di applicazione di soluzioni innovative nella ceramica? Consulta il Bilancio di Sostenibilità di Sicer 2023, che raccoglie i risultati e i passi evolutivi di un’azienda del settore nell’adozione di strumenti digitali, materiali avanzati e best practice ESG.
Preparare raccolta dati e procedure digitali solide fin dall’inizio non è un dettaglio: è il vero punto di forza di chi vuole ottenere e mantenere le Certificazioni ESG nel tempo. La tecnologia, qui, è leva di trasparenza e affidabilità, al servizio di processi più sostenibili e competitivi.
Standard e organismi di certificazione ESG: quali scegliere
La scelta degli standard e degli organismi di certificazione ESG incide profondamente sulla credibilità e sull’efficacia delle strategie di sostenibilità nelle aziende ceramiche. Comprendere i principali riferimenti internazionali, sapere quando affidarsi a enti terzi e scegliere lo schema più adatto sono passaggi essenziali per ottenere certificazioni riconosciute e realmente utili nel settore.
I principali standard internazionali: GRI, SASB e altri riferimenti
Le aziende ceramiche hanno a disposizione diversi framework per allinearsi ai principi ESG. I più adottati a livello internazionale includono:
- GRI (Global Reporting Initiative): Propone linee guida dettagliate per misurare e comunicare le performance in ambito ambientale, sociale e di governance. È uno standard riconosciuto a livello globale e adatto anche a realtà del settore ceramico che intendono redigere bilanci di sostenibilità trasparenti e comparabili.
- SASB (Sustainability Accounting Standards Board): Offre indicatori e metriche settoriali, ossia personalizzati sulle sfide specifiche di ciascun comparto, compreso quello dei materiali da costruzione e ceramici. Rispetto al GRI, il SASB punta alla rilevanza per investitori e mercati finanziari.
- ISO 14001 e altri standard ISO: Per la gestione ambientale, rappresentano una base solida e prodotta secondo standard tecnici rigorosi, richiesta da molti clienti internazionali.
- SA8000: Focus sulla responsabilità sociale, in particolare sui diritti dei lavoratori, condizioni di lavoro e rapporti con la comunità.
Gli standard internazionali regolano anche aspetti tecnici legati alla qualità dei materiali. Un esempio pratico si trova nella normativa ISO 10545-13, adottata per misurare la resistenza della ceramica agli agenti chimici. Per approfondire come questi requisiti tecnici intervengono nella certificazione, puoi leggere la guida su Resistenza ceramica spiegata.
Il ruolo degli organismi terzi: EcoVadis e audit indipendenti
Affidarsi a organismi di certificazione indipendenti è ciò che fa la differenza tra una semplice autodichiarazione e una vera Certificazione ESG riconosciuta dal mercato. Tra le piattaforme più influenti spicca EcoVadis, che valuta le performance di sostenibilità delle imprese attraverso indicatori chiari, audit regolari e report comparabili a livello internazionale. Il sistema EcoVadis è apprezzato da fornitori e partner internazionali proprio perché presenta una metodologia trasparente, condivisa e basata su dati oggettivi.
Gli audit effettuati dagli enti terzi non si limitano a verificare la conformità formale, ma aiutano l’azienda a individuare punti di forza e aree di miglioramento. Compilando questionari, caricando prove documentali e sostenendo interviste, le aziende ceramiche possono ottenere un rating che incide sia sulla credibilità aziendale che sulla possibilità di accedere a mercati o bandi pubblici. Ogni anno EcoVadis pubblica il suo rapporto, una fonte preziosa per analizzare trend e benchmark di settore. Consultare il “Rapporto EcoVadis 2023” consente di capire come si posizionano i principali player e quali best practice vengono premiate nel comparto delle Certificazioni ESG.
Come scegliere lo standard più adatto nel settore ceramico
Per non commettere errori nella scelta, segui questi criteri:

- Affinità col settore: prediligi standard che offrono referenze specifiche sul comparto ceramico.
- Riconoscimento internazionale: opta per schemi noti presso clienti e investitori esteri.
- Chiarezza metodologica: preferisci framework che forniscano strumenti pratici per la raccolta dati e la rendicontazione ESG.
- Supporto alla crescita: valuta organismi di certificazione che accompagnino anche le PMI in un percorso di miglioramento continuo e non solo nel rilascio dell’attestato.
Nelle aziende ceramiche spesso la scelta ricade su una combinazione di standard certificativi e reportistica, in modo da coprire i diversi aspetti richiesti da stakeholder, normative e clienti. Scegliere con consapevolezza lo framework e l’ente certificatore è oggi uno degli investimenti più strategici nel percorso verso le certificazioni ESG.
Benefici concreti delle Certificazioni ESG per laboratori e imprese ceramiche
Integrare le Certificazioni ESG nel settore ceramico porta vantaggi concreti e misurabili, ben oltre la semplice conformità normativa. Queste certificazioni offrono una leva diretta per migliorare efficienza operativa, reputazione e attrattività finanziaria, diventando uno strumento chiave per la crescita sostenibile di laboratori e aziende. Di seguito analizziamo i benefici più marcati che si riflettono ogni giorno nella gestione aziendale.
Efficienza, risparmio e valore d’impresa
Adottare i principi delle Certificazioni ESG trasforma radicalmente i processi produttivi e gestionali. Per i laboratori ceramici questo significa:
- Ottimizzazione dei consumi: Il monitoraggio continuo di energia, materie prime e acqua consente di individuare sprechi e inefficienze.
- Riduzione dei costi operativi: La raccolta sistematica di dati ESG permette di intervenire rapidamente dove ci sono criticità, ottenendo risparmi su energia e materiali di scarto.
- Miglioramento costante dei processi: Le aziende certificate investono in innovazione, puntando su tecnologie digitali e automazione per affinare controlli qualità e sicurezza.
L’effetto diretto è duplice: si abbassano i costi e si rende il brand più appetibile anche all’estero. In un mercato sempre più globale, la presenza di certificazioni ESG nel ceramico viene percepita come garanzia di affidabilità e trasparenza. Questo rafforza il posizionamento verso buyer internazionali, contractor e architetti sensibili ai temi della sostenibilità.
Il caso di Sicer dimostra come il rispetto di standard ESG alimenti anche il valore d’impresa nel tempo, stimolando performance finanziarie più stabili e offrendo una maggiore resilienza in periodi di crisi. Per avere una panoramica sulle principali certificazioni ottenute da Sicer, puoi consultare questa pagina https://www.sicer.it/certificazioni/.
Accesso a nuovi mercati e finanziamenti green
Le Certificazioni ESG funzionano anche come passaporto per l’accesso a clienti e finanziamenti orientati alla sostenibilità. Nel settore ceramico, questa leva si traduce in vantaggi pratici come:

- Ingresso più rapido in bandi pubblici e gare internazionali: Molte stazioni appaltanti richiedono credenziali ESG tra i requisiti minimi di partecipazione.
- Maggiore appeal per finanziatori e investitori: Le banche e i fondi d’investimento premiano chi dimostra una gestione responsabile, facilitando l’accesso a linee di credito a condizioni migliori o a finanziamenti destinati allo sviluppo green.
- Attrazione di clienti e partner di qualità: I brand più innovativi preferiscono collaborare con aziende che possono documentare pratiche ESG certificate.
Questo scenario diventa ancora più concreto all’interno di catene di fornitura globali, dove l’allineamento ai valori della sostenibilità rappresenta spesso un criterio di selezione. I laboratori ceramici che ottengono la certificazione si posizionano come fornitori preferenziali, anticipando le richieste dei nuovi regolamenti europei e conquistando la fiducia dei mercati più esigenti.
Per approfondire come la sostenibilità guidi la crescita internazionale nel ceramico, sono utili le prospettive offerte nella guida completa dedicata al materiale ceramico, dove si analizzano i trend e le nuove opportunità connesse agli standard ESG.
In sintesi, per i professionisti dei laboratori e delle imprese ceramiche, la scelta delle Certificazioni ESG è sinonimo di efficienza, reputazione e nuove opportunità di business, fondamentali in una logica di sviluppo duraturo e competitivo.
Sfide attuali nelle Certificazioni ESG e prospettive future per la ceramica
Le Certificazioni ESG nel settore ceramico stanno diventando un requisito di fatto per chi vuole restare competitivo, ma ottenere e mantenere questi standard non è privo di ostacoli. Mentre sempre più imprese accolgono il percorso della sostenibilità, emergono criticità che influenzano sia i costi che la concordanza tra diversi standard e criteri. Analizziamo queste sfide insieme alle opportunità di sviluppo che si intravedono per il futuro del comparto.
Costi e investimento nelle Certificazioni ESG

Uno degli aspetti più discussi riguarda i costi legati alla Certificazione ESG. Per laboratori e produttori ceramici, la spesa per audit, formazione del personale, raccolta dati e implementazione di nuove prassi può essere rilevante, soprattutto nel breve termine. Spesso, i costi indiretti – come il tempo necessario per adeguare i processi produttivi o per rispondere alle richieste degli enti certificatori – vengono sottovalutati nella pianificazione iniziale.
Tuttavia, molte aziende rilevano che questi investimenti si traducono in vantaggi concreti e duraturi, come l’accesso a nuovi mercati e una reputazione rafforzata. Ad esempio, l’esperienza di aziende come Sicer dimostra come un impegno costante nella conformità ESG porti risultati riconoscibili anche durante fasi di turbolenza del settore. Approfondisci l’impatto della Certificazione ESG analizzando gli andamenti recenti dell’industria ceramica italiana e il rinnovo delle certificazioni.
Mancanza di standardizzazione e complessità normativa
Una delle principali criticità delle Certificazioni ESG è la mancanza di standard univoci a livello internazionale. Esistono diversi enti e metodologie di valutazione che utilizzano indicatori variabili, spesso con peso diverso assegnato alle dimensioni ambientali, sociali e di governance. Questo scenario rende difficile per le aziende ceramiche orientarsi, soprattutto per chi opera in più paesi o rifornisce clienti con criteri ESG disomogenei.
La complessità aumenta quando si cercano sinergie tra Certificazione ESG e altre normative, come quelle ISO o dei bilanci di sostenibilità. In pratica, ciò significa che una stessa impresa potrebbe dover gestire più tipi di audit e reportistica, con rischio di duplicare sforzi e confondere i messaggi rivolti agli stakeholder.
Per distinguersi e facilitare processi di verifica, molte imprese puntano a integrare le politiche ESG direttamente nelle strategie aziendali. Se ti interessa capire come questo approccio venga strutturato in pratica, consulta la pagina ufficiale sulle policy aziendali di Sicer, dove la sostenibilità viene coordinata secondo gli standard ESG più rilevanti.
Evoluzione dei criteri e prospettive future
Guardando avanti, il settore ceramico può aspettarsi una maggiore convergenza verso standard condivisi, sia a livello nazionale che internazionale. Il rafforzamento delle direttive europee e la pressione di clienti e finanziatori spingeranno verso una standardizzazione dei criteri ESG, semplificando il percorso per chi opera nel settore. Le piattaforme digitali e le tecnologie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale e la blockchain, aiuteranno a ridurre i costi e a garantire tracciabilità e trasparenza su tutta la filiera.
Le aziende ceramiche che adotteranno queste soluzioni saranno pronte a rispondere alle richieste future, integrando innovazione, responsabilità e competitività in modo sempre più efficace. L’impegno costante su queste tematiche può trasformare le sfide di oggi in solide opportunità di crescita.
Conclusioni
Le Certificazioni ESG sono ormai un solido riferimento per rafforzare fiducia, competitività e trasparenza nel settore ceramico. Integrarle significa investire nella qualità aziendale, ridurre i rischi e moltiplicare le opportunità sui mercati più evoluti.
Restare aggiornati su formazione e innovazione, specie in laboratorio, garantisce l’adattamento rapido alle nuove richieste normative e la possibilità di dare valore aggiunto a ogni fase produttiva.
Per approfondire come la sostenibilità si traduca in azioni concrete, scopri le scelte di SICER in relazione agli obiettivi ONU consultando l’approfondimento sull’Agenda ONU 2030 e misure adottate da Sicer.
Approcciare le Certificazioni ESG non è solo un adempimento, ma la via per costruire una crescita duratura.
È il momento di valutare quanto una strategia sostenibile possa trasformare anche la tua realtà.
FAQ
I certificates ESG sono attestazioni che valutano e certificano il livello di sostenibilità di un’azienda in base a criteri ambientali (Environmental), sociali (Social) e di governance (Governance). Queste certificazioni documentano l’impegno concreto di un’organizzazione nel ridurre l’impatto ambientale, sostenere il benessere sociale e garantire una gestione trasparente e responsabile.
Le principali certificazioni e standard ESG includono:
– ISO 14001 (gestione ambientale)
– SA8000 (responsabilità sociale d’impresa)
– ISO 37001 (anticorruzione)
– B Corp (impatto sociale e ambientale)
– GRESB (sostenibilità di asset immobiliari)
– Fair Trade (commercio equo)
– EU Ecolabel (prodotti/servizi ecologici)
– Carbon Trust Standard (emissioni ridotte di CO2)
– Dow Jones Sustainability Index (performance ESG delle aziende). Queste sono integrate o affiancate da linee guida e benchmark internazionali (GRI, SASB, ESRS).
Ottenere una certificazione ESG prevede questi passi:
– Valutazione interna delle pratiche aziendali ambientali, sociali e di governance.
– Definizione di obiettivi ESG concreti e misurabili.
– Adeguamento e allineamento agli standard internazionali richiesti.
– Scelta di un ente terzo indipendente per la certificazione.
– Presentazione della documentazione e audit esterno (con eventuale verifica sul campo).
– In caso di esito positivo, rilascio del certificato. Segue monitoraggio e, periodicamente, la certificazione per confermare il rispetto continuo degli standard.
Questi passaggi aiutano le aziende a dimostrare trasparenza, responsabilità e impegno verso uno sviluppo sostenibile affidabile e riconosciuto.
Sicer possiede le seguenti certificazioni:
– UNI EN ISO 9001:2015 – Sistema di Gestione della Qualità
– UNI EN ISO 14001:2015 – Sistema di Gestione Ambientale
– Certificazione ECOVADIS – Medaglia di Bronzo per valutazione ESG
– Responsible Care® – Programma di responsabilità chimica (adesione 2025)
Sì, Sicer è certificata ESG tramite ECOVADIS con Medaglia di Bronzo ottenuta nel 2022 e riconfermata nel 2023. La valutazione copre aspetti ambientali, sociali e di governance. L’azienda ha inoltre pubblicato il primo Report di Sostenibilità nel 2025 seguendo gli standard GRI.